I MIEI NOMADI

In questa sezione tutto ciò che penso sui Nomadi, sui loro dischi, sui loro concerti, e su tutto ciò che li riguarda e non rientrerebbe nella sezione "News". Una sezione per evitare in futuro "off-topic" nelle News, che si occuperanno, appunto, soltanto di notizie.

 

 

TRIADE MANIA? (18 maggio 2011)

Il nuovo disco dei Nomadi, "Cuore Vivo", come ormai sappiamo non sarà un disco di tutti inediti. Saranno soltanto due le nuove canzoni, mentre otto saranno i brani "storici" del gruppo che andranno a completare l'album.
Brani storici... ed ecco che mi sorge un dubbio: su otto brani storici, non ci sarà mica la "Terribile Triade"? Stiamo parlando, ovviamente, del tris (il finale di tutti i concerti) "Canzone per un'amica"/"Dio è morto"/"Io vagabondo".
No ragazzi, non scherziamo...
Non che le canzoni non siano belle, ci mancherebbe. Stiamo parlando di tre dei migliori pezzi in assoluto del gruppo. Il fatto è che sarebbe davvero troppo ritrovarci ancora una volta queste tre canzoni in un "nuovo" disco. Che sia un live, una raccolta, un disco di brani rifatti... le Triade è quasi sempre presente. In un disco come "Cuore Vivo", dove le canzoni storiche saranno otto (8), si spera soltanto di non bruciare così tre chances per poter finalmente rifare canzoni meno conosciute ma altrettanto (a volte ancora di più) valide, canzoni che da anni ormai molti dei fans chiedono a gran voce.

Sarebbe un peccato anche se ci ritrovassimo con soltanto due o una delle citate canzoni: a che pro, infatti, riproporre un'ennesima (e quasi sempre uguale...) versione di "Io vagabondo"? A maggior ragione, poi, se pensiamo al fatto che i Nomadi in questo momento non dipendono da nessuna Major, dunque da nessun ordine dall'alto che, sicuramente, avrebbe previsto ancora una volta l'inserimento di brani conosciuti e messi lì per vendere il disco.

No, stavolta credo che i Nomadi non commetteranno questa leggerezza, liberi dai vincoli di una casa discografica forte, e dal fatto che i brani da inserire sono soltanto otto.
Non ci resta, quindi, che aspettare la tracklist.
E che "Triade" non sia...

 

Guido Pacitto

 

LA DODICESIMA TRACCIA (17 aprile 2009)

Nel nuovo lavoro dei Nomadi, "Allo specchio", è presente una dodicesima canzone, dal titolo "Due re senza corona". Il brano, però, è a disposizione soltanto degli utenti che scaricano l'album dal sito iTunes. In un periodo di crisi come questo, nel settore discografico inteso soprattutto come supporto cd originale, ci si chiede, a ragione, quanto sia stata azzeccata la scelta dei Nomadi di "regalare" una canzone in più a chi acquista il disco da un sito, a discapito di chi spende quasi venti euro per un classico cd. Penso, sinceramente, che sarebbe stato giusto l'esatto opposto...

Ma siamo nell'era digitale... felici di essere nell'era digitale. Peccato ascoltare, però, il solito ritornello: "non si vendono più dischi...". Per incrementare le vendite, anche se di poco, forse qualche stratagemma ci sarebbe... peccato lo si usi addirittura al contrario.

 

 

16 ANNI FA, SE NE ANDAVA AUGUSTO DAOLIO (7 ottobre 2008)

Il 7 ottobre del 1992, se ne andava il nostro caro amico Augusto Daolio. Voglio ricordarlo dalle pagine di questo sito, con affetto e malinconia, invitando tutti gli amici che amano i Nomadi e, di riflesso, il grande Augusto, a riscoprire in questi giorni gli album più o meno famosi dei Nomadi dell'era Augusto. Grazie alle sue canzoni, la sua voce, il nostro Augusto vive ogni giorno nel ricordo dei suoi amici e ammiratori. Se volete, potete anche lasciare un messaggio o un saluto in ricordo di Augusto sul Guestbook di questo sito.

Ancora una volta con sentimento... Grazie Mitico Augusto...

 

 

45 ANNI: UN UNIVERSO CHIAMATO NOMADI (10 luglio 2008)

Nomadi: 45 anni e non dimostrarli.

Sembra retorica, frase detta e ripetuta, ma mai più vera nei riguardi di un gruppo come quello di Beppe Carletti. Proprio qualche giorno fa ho assistito al concerto che hanno tenuto a Castro dei Volsci, in provincia di Frosinone, e ancora una volta mi sono ritrovato in mezzo a una folla festante di giovani, giovanissimi. Il concerto non era neanche “di piazza”, cioè gratis, ma in un campo sportivo, con relativo biglietto a pagamento. I Nomadi sono un fenomeno culturale che molto probabilmente andrebbe studiato, o quantomeno approfondito a livello mediatico. Tra qualche decennio non mi sorprenderei se aprissero una Laurea in Nomadologia (del resto, con tutte le nuove Facoltà che stanno spuntando nell’ultimo periodo, una Laurea in Nomadi non farebbe scandalo...) per studiare il fenomeno.

45 anni di musica, concerti, emozioni...

Probabilmente, in altri Paesi, i Nomadi sarebbero stati trattati diversamente dal circuito mediatico nazionale; qui anche a parlare soltanto di “trattamento” c’è da sorprendersi. Purtroppo noto ancora in giro una totale ignoranza sui Nomadi, che spesso ancora oggi vengono paragonati a gruppi come l’Equipe 84 o i Ricchi e Poveri. Non c’è da sorprendersi che le stesse persone che la pensano in questa maniera ascoltino e osannino personaggi come Fabri Fibra, Tatangelo e compagnia “bella”, proposti a ciclo continuo da una televisione e da una radio che ormai non sanno più discernere il buono dal cattivo, il bello dal brutto, il bianco dal nero, tendendo a proporci ormai soltanto il cattivo, il brutto e il nero. I Nomadi, per esempio, non credo siano mai passati su MTV (e forse questo è un bene), e soltanto qualche volta su All Music (se non sbaglio ci fu una puntata di “Mono” dedicata a loro). Tutto questo, comunque, rende questo gruppo ancora più grande, per certi versi epico. Perché? Perché parlando di vendite e giri di soldi, che tanto piacciono alle suddette emittenti, c’è da constatare il semplice fatto che, nonostante siano esclusi spesso e volentieri dal “Grande Circuito”, i Nomadi vendono anche di più rispetto a personaggi proposti fino allo sfinimento. Una Tatangelo o un Tiziano Ferro trattati oggi come sono (non) trattati i Nomadi, sarebbero destinati inevitabilmente a un inesorabile fallimento. Nel giro di qualche anno finirebbero nell’oblio (con ripercussioni soltanto positive per la Musica). I Nomadi, invece, nonostante tutto continuano la loro storia... e alla grande. Numeri alla mano, cifre davvero straordinarie quelle dei Nomadi: dischi e dvd venduti, concerti, fans club, cover band... più che un’idea, i Nomadi del nuovo millennio sono un Universo.

Universo da esplorare, da scoprire. Il mondo Nomade viene soppiantato a ragione dall’Universo Nomade, capace ormai anche di produrre altri artisti (si vada la Segnali Caotici).

La sola cosa che posso sperare, in conclusione di questo articolo, è che i Nomadi continuino ancora per anni e anni. Non posso che augurare a questo fantastico gruppo tutto il bene di questo mondo, e ringraziarli ancora una volta per le belle emozioni che ancora oggi ci regalano e che domani ci regaleranno.

Grazie Nomadi... Auguri per questo nuovo traguardo raggiunto e come sempre... Sempre, Ancora e Solo Nomadi...

Guido Pacitto

 

SOLDI IN TASCA NON NE HO... MEGLIO RIMANERE PURE SOLI, A QUESTO PUNTO! (9 maggio 2008)

Qualche giorno fa, guardando "Striscia la Notizia", mi sono imbattuto in un servizio che parlava dell'imperdibile show-manifestazione pro-Alemanno a Roma, di qualche giorno prima del ballottaggio. Tra i vari "spattacolini" andati in onda, uno mi ha colpito non poco... procurandomi brividi di terrore. Un esaltato Jerry Calà, sul palco battuto dalla pioggia, cantava a squarciagola la nostra "Io vagabondo", modificandola, però, grazie alla sua nota vena poetica. Ma stavolta, invece di impreziosire il brano con chicche linguistiche tipo "Ocio", "Che bombe!", "Guarda che topa", l'attore ha superato se stesso, osando davvero troppo! Udite, udite... la canzone che chiude ormai da anni i concerti dei Nomadi, è stata storpiata nella seguente maniera: "...soldi in tasca non ne ho... ma lassù m'è rimasto... SILVIO!"

Cosa dire? Sacrilegio... Bestemmia... Orrore...

"Io vagabondo" è stata letteralmente violentata. Da quel giorno ancora non ho visto un concerto dei Nomadi, ma ormai convivo quotidianamente con quest'incubo, e sono sicuro che, quando ascolterò di nuovo dal vivo i nostri, al ritornello di "Io vagabondo" tremerò e tratterrò il fiato... sperando che Danilo non si faccia toccare dal flusso, a quanto pare anch'esso divino, dell'invincibile Cavaliere...

Guido Pacitto

 

PARADISCOGRAFIA NOMADI (31/10/2006)

Aspettando il nuovo lavoro discografico dei Nomadi, riporto in questa sezione (e in Curiosità Nomadi & Collaborazioni) una particolarità del libro "Sempre Nomadi" del 2002. Particolarmente degna di nota, infatti, è la discografia in appendice. Contiene delle chicche uniche... molto fantasiose. Cominciamo subito:

1967 nell'album "Per quando noi non ci saremo" troviamo: Quattro lire noi - Non ci saremo (evidente mancanza di tempo per riportare fronzoli tipo "e" o "noi"... si taglia corto e via!)

1978 nell'album "Naracauli e altre storie" troviamo: Non credeva (educazione... solo educazione. Si dà del lei invece del tu)

1979 nell'album "Album Concerto" troviamo: Primavera di praga (i nomi di città si scrivono con la lettera piccola, al pari di cose, frutti e animali)

1980 nell'album "Sempre Nomadi" si tocca l'apoteosi... troviamo una nuova canzone dei Nomadi: I treni (da quando l'ho letto sono alla ricerca disperata di questa sconosciuta canzone del gruppo! Credevo di conoscerle tutte... non è così!) - Amici mie (ambiguo...)

1987 nell'album "Nomadi in concerto" troviamo: Canzone per un amica (ahi... manca qualcosa... o torniamo all'ambiguità di "Amici mie"?!)

1988 nell'album "Ancora Nomadi" troviamo: L'uomo di monaco (sì... ecco la conferma! Le città si scrivono proprio con la minuscola!) - Tu che farai il seme (chiaro refuso... ma è troppo bello! Sembra una nuova canzone! E che titolo!)

1991 nell'album "Gente come noi" troviamo: sia Dam un bes sia Dammi un bacio sia (pensate un po'!) Ligabue Antonio (!) (ma che album ha chi ha curato la discografia?!) - C'è un Re (ecco, Re con la maiuscola, praga e monaco con la minuscola... giusto!)

1992 nell'album "Ma noi no!" troviamo: Ma io no (questa è troppo bella! Secondo me rappresenta lo spirito solista che ogni componente dei Nomadi ha dentro di sé!)

1992 nell'album "Ma che film la vita" troviamo: Primavera di Praga e L'uomo di monaco (Praga promossa, monaco... no!)

1993 nell'album "Contro" troviamo: qui si tocca davvero il massimo! Nuova canzone sconosciuta dei Nomadi! Straordinaria... che titolo! Che fantasia! Il successo di quel disco era niente meno che AD EST E AD OVEST !!! Che spettacolo... ma come gli vengono?!

1996 nell'album "Quando ci sarai" troviamo: Canzone per Desa Parecidos (chi sarà mai questa Desa?!)

1997 nell'album "Le strade, gli amici, il concerto" troviamo: troppe canzoni... si opta per non riportare l'elenco, onde evitare la tragedia semantica e sintattica. Si riportano solo i musicisti... ma non si poteva non cadere nell'errore! Ed ecco che al basso troviamo Elisa Minardi!

 

Ecco dunque riportata la fantasiosa discografia del libro "Sempre Nomadi". Forte in me è la curiosità di sapere chi mai abbia potuto stilare una discografia così piena zeppa di errori. E pensate che ho tralasciato tutti gli errori elementari di accenti al posto di apostrofi e viceversa!

Ringrazio per questa esilarante scoperta il mio amico Davide. Senza il suo occhio attento non mi sarei mai divertito così tanto!

Guido Pacitto

NOVELLARA 2005, TRIBUTO AD AUGUSTO E... POLEMICHE! (25/02/2005)

Si è svolto nei giorni 12 e 13 febbraio il tradizionale Nomadincontro a Novellara. Due concerti in due giorni per il gruppo di Beppe Carletti, che ha proposto nove canzoni su undici dell'ultimo album, "Corpo Estraneo". Escluse "Stringi i pugni" (più che comprensibile) e "Essere o non essere" (gran peccato...). Per il resto nessuna rilevante novità, tranne che per l'inaspettata "Rotolando va", magistralmente interpretata dal duo Beppe al pianoforte e Danilo alla voce.

Il Tributo ad Augusto è stato assegnato ad Elisa, che purtroppo non si è esibita a causa concerto in giornata.

Da segnalare, e segnalare bene, una polemica nata dall'esposizione di uno striscione da parte di un gruppo di fans che recitava più o meno così: "I Nomadi da Costanzo. Alla faccia del Corpo Estraneo e di... Augusto!".

Mi sarei aspettato una risposta da parte di Danilo, ma è stato Beppe ad intervenire poco dopo spiazzando tutti. Avendo riflettuto sul tutto, a mio parere Beppe Carletti ha fatto benissimo a rispondere per le rime al gruppo di fans per svariati motivi:

A parte il fatto che i Nomadi, da oltre 40 anni, sono anche un gruppo musicale (l'"anche" è  in corsivo per coloro che reputano ormai il gruppo più come una sorta di centro sociale o una comunità, piuttosto per quello che in effetti è... appunto un gruppo che fa musica, e buona musica, oltre a tutto il resto...), e come tale ha tutto il diritto di pubblicizzare il proprio prodotto in ogni dove e quando.

E ancora: ogni fans nomade dovrebbe essere orgoglioso di vedere il proprio gruppo preferito in televisione, e che sia da Costanzo, che sia dalla Venier, questo credo non abbia importanza. Come dire... l'importante è comunicare, che poi si usi un mezzo piuttosto che un altro non credo sia rilevante. Perché poi ci si lamenta delle scarse apparizioni dei Nomadi in tv? L'incoerenza...

C'è chi giustamente ha detto: "Beppe dovrebbe rispettare il giudizio dei fans, che hanno tutto il diritto di dire la propria"; certo, assolutamente d'accordo, ma come i fans, anche Beppe (come Danilo, Daniele, Cico, Massimo e Sergio) ha tutto il diritto di dire la propria. Sbaglio o il rispetto deve essere reciproco? Se poi pensiamo al fatto che i Nomadi ci regalano belle canzoni ed emozioni, sono ormai artisti validi e riconosciuti, credo abbiano ancora più diritto di dire ciò che pensano.

Da un po' di tempo (forse crescendo) la mia idea sui Nomadi è cambiata. Laddove prima il mondo dei Nomadi veniva vissuto in maniera un po' troppo "attiva", adesso mi limito, se devo proprio criticare qualcosa, ad esprimere le mie idee riguardo i Nomadi solo dal punto di vista musicale e delle scelte ad esso attinenti. Sul valore morale dei Nomadi credo nessuno si debba pronunciare: in primis perché i Nomadi, e soprattutto la persona di Beppe Carletti, non credo debbano dimostrare più nulla sotto quel punto di vista. Dopo tutto quello che hanno fatto e continuano a fare, è davvero avvilente attaccarli. Ma perché non ci fermiamo un attimo e riflettiamo con calma, lontano dai clamori del palco e dall'euforia del popolo nomade, su tutto ciò che ha fatto Beppe Carletti dal '63 in poi e, soprattutto, dal maledetto '92 in poi? A mio parere quest'artista è stato l'autore di un'impresa straordinaria. Maturando tutta la mia esperienza nel campo Nomadi (da ormai quasi 10 anni), non posso far altro che inchinarmi di fronte a una simile impresa. Poi aggiungiamo sempre il fatto (che spesso sfugge...) che i Nomadi fanno musica, principalmente musica, e il discorso è chiuso.

Laddove qualche volta io mi esprimo in maniera critica verso i Nomadi, lo faccio senza cattiveria, criticando le loro scelte musicali dal mio molto modesto punto di vista (che è pur sempre un punto di vista, quindi almeno minimamente rispettabile...). Non mi va di star lì a pensare se Beppe o i Nomadi vadano a messa tutte le domeniche, quanto invece mi sento di dire (essendo un loro fan e un dichiarato "criticone") se quella nuova canzone mi piace o meno. Che poi abbia ragione o meno questo ovviamente è un fatto soggettivo. I Nomadi per me sono uno dei più grandi gruppi musicali esistente al mondo che, oltre a suonare, ha anche il carattere e la forza di mettere in piazza le proprie idee e il loro impegno sociale. Non facciamogliene di tutto questo quasi una colpa!

Onore a Beppe e onore ai Nomadi, quindi, con la speranza che ci regalino nel più breve tempo possibile altre canzoni da amare, cantare, e, perché no, criticare...

Solo questo... SOLO NOMADI...

Guido Pacitto  

NOMADI: UNA LEGGENDA LUNGA QUARANTA ANNI (05/02/03)

Chi lo avrebbe detto nel lontano 1963 che quel gruppetto di sei giovani arrivasse a festeggiare nel 2003 i quaranta anni di storia? Forse nemmeno loro. Eppure, oggi, a quaranta anni dalla loro nascita, eccoli qui, i Nomadi, campioni di vendita con l'ultimo disco uscito appena un anno fa e sempre in giro, arrivando ad esibirsi in concerto anche 150 volte in un anno.

Questo è senza dubbio il gruppo dei record, e chi li paragona ai Rolling Stones non sbaglia certo di molto. Sono sicuro che se i Nomadi avessero avuto dalla loro parte l'arma avuta dagli Stones, e cioè la lingua inglese, avrebbero senz'altro anche surclassato questi ultimi.

I Nomadi sono il gruppo della gente, mai nella storia italiana un gruppo o un artista ha riportato una stringa così lunga di esibizioni dal vivo.

I Nomadi sono il gruppo di Augusto Daolio, e nessun gruppo si può vantare, a mio parere, di aver avuto tra le sue fila un artista, un musicista, un uomo così grande.

I Nomadi sono il gruppo che, oltre a suonare, e bene, comunica, si schiera (sempre dalla parte di chi è più debole), diventando così veri e propri portavoce della gente che voce non ha, o meglio, non può avere.

I Nomadi sono il gruppo che ha aiutato sempre la gente in difficoltà, con fatti (vedasi viaggi e concerti) e non solo con canzoni e iniziative puramente pubblicitarie.

I Nomadi sono questo e ancora di più. Non posso certo descrivere in poche righe ciò che ha fatto un gruppo in quaranta anni di storia. Quest'anno, ma forse anche prima, abbiamo imparato grazie a Sanremo un'altra cosa, e cioè che i Nomadi sono un gruppo anche molto, molto temuto in certi ambienti... meglio così.

Auguri e Grazie quindi ai Nomadi, a Beppe e Augusto che li crearono e li resero ciò che sono, a Daniele, Cico, Danilo, Massimo e Sergio che continuano insieme al "papà" Beppe a continuare la Leggenda, a tutti i vari componenti che si sono succeduti in questi anni tra le fila del gruppo, in particolare grazie al nostro caro amico Dante. Grazie a tutti i fans che hanno contribuito non poco a creare e continuare la leggenda... insomma, GRAZIE NOMADI per questi quaranta anni e per i prossimi ancora, che, ci auguriamo, saranno ancora tanti...

Per tutti coloro che vogliono ripercorrere, riscoprire o scoprire la storia dei Nomadi, appuntamento in Biografia.

Sempre, Ancora e Solo Nomadi

Guido Pacitto 

NOMADI ANCORA FUORI DA SANREMO (20/01/03)

Ci risiamo, anche quest'anno il Festival di Sanremo ha il coraggio di rinunciare al gruppo emiliano. A rendere il "glorioso" festival ancora più coraggioso è senz’altro la lista dei partecipanti. Non vorrei dilungarmi troppo (anche se spesso lo dico, ma poche volte lo faccio), ma basterebbe riportare la lista appunto dei partecipanti al festival per farci quattro sane risate, e allora, risate siano...

Alexia, Luca Barbarossa, Alex Britti, Sergio Cammariere, Nino D'Angelo, Cristiano De André, Eiffel 65, Fausto Leali, Lisa, Amedeo Minghi, Andrea Mirò e Enrico Ruggeri, Negrita, Anna Oxa, Antonella Ruggiero, Giuni Russo, Silvia Salemi, Bobby Solo e Little Tony, Syria, Anna Tatangelo con Federico Stragà, Iva Zanicchi... ehm... ok, rileggendo la lista mi faccio coraggio e... sì, vai, punto tutto su Little Tony e Bobby Solo! Loro sì che ci sapranno stupire al festival amici miei... ma... pensandoci bene, no! Io punterei tutto su Iva Zanicchi... oppure la magica Lisa (chi è???), Alexia, il sempre presente Ninuccio (ci mancava solo la canzone napoletana sul carcerato... per chi non lo sapesse è un classico dei neomelodici!), Britti, la Tatangelo... o perché no gli immensi Eiffel 65 (nemmeno sfruttando tutta la mia fervida fantasia sarei riuscito a vedere gli E. 65 a Sanremo!), ma si vede che il buon Pippo in fatto di fantasia ne ha un po' troppa, magari la compensasse con altrettanto buon gusto musicale. Mi dispiace solo per i Negrita.

Ok, non ci resta che aspettare il festival allora, mi raccomando, non manchiamo.

Spero che con questo, i Nomadi, finalmente, lascino stare completamente il festival. Non ne vale la pena, dovrebbero essere i Nomadi a dire NO a Sanremo, e non il contrario...

Purtroppo anche quest'anno non capisco il perché del no ai Nomadi, e credo che mai lo capirò... avrei voluto scrivere ancora e ancora, ma mi rendo conto che tanto è inutile, sono amareggiato e allo stesso tempo impotente. Per me i Nomadi "fuori" da Sanremo sono una gioia, mai li avrei voluti vedere su quel palchetto (li preferisco su quelli dei piccoli centri in cui li vedo e vediamo durante l'anno), ma andando contro me stesso quest'anno lo speravo, se lo sarebbero meritato, anche solo per il successo dell'ultimo album, per la storia, per la gente, per il prestigio, per la Musica... purtroppo non è stato così, e allora ecco i Nomadi lontani da quella sorta di manifestazione mondana e frivola che ha a poco a che vedere con la Musica, quella vera, quella dei Nomadi e di pochi altri...

Guido Pacitto 

 

UNA DEDICA... UN PERCHÉ... (20/08/02)

È da un po' di tempo che non capisco molto il senso della dedica che i Nomadi fanno prima della canzone "Un pugno di sabbia", ma assistendo agli ultimi tre concerti con la mia ragazza l'atroce domanda mi ha perseguitato per giorni e notti... :-)

Ma perché i Nomadi dedicano "Un pugno di sabbia" alle coppie che si devono sposare e, a volte, più in generale a tutti gli innamorati?! Forse siamo (e sono) tanto presi dalla musica da non accorgerci di cosa parla la canzone, ovvero di corna, cari amici? ]:-)

Vabbè, comunque se a i novelli sposi piace sentirsi dedicare "...ti baciava le labbra e io di rabbia morivo già... non c'è stata primavera insieme a te... etc etc..." e le coppiette durante questa canzone si abbracciano con gli occhi grandi e lucidi tipo cartone animato... contenti loro. D'altra parte all'ultimo concerto ho notato che qualcuno ha cominciato a capire il senso, dondolandosi freneticamente con le braccia al cielo e con l'indice e il mignolo alzati... ]:-)

Vabbè cari amici, in tempi di notizie scarse è giusto anche scherzare un po' sui nostri miti, ma spero comunque che qualcuno di voi la pensi come me (sperando anche che prima o poi Danilo si accorga che qualcosa non va... innamorati carissimi! ]:-) ).

Guido Pacitto 

 

I NOMADI AL PRIMO POSTO NELLA CLASSIFICA DEI DISCHI PIU' VENDUTI IN ITALIA
Era nell'aria: Nomadi al primo posto nella classifica dei dischi più venduti in Italia. Dopo lo splendido 4° posto del singolo "Sangue al cuore", altro straordinario risultato raggiunto dalla mitica rock band italiana. Per la prima volta i Nomadi al primo posto, anche se, già nel 1998 con lo straordinario (a mio avviso uno dei più bei album dei Nomadi) "Una storia da raccontare" i Nomadi c'erano andati vicini... vicinissimi. Arrivarono al secondo posto dietro soltanto alla raccolta di Lucio Battisti, scomparso poco tempo prima; come dire, "primi virtuali".
Ho voluto scrivere più di qualche riga per questa news perché, parliamoci chiaro, il primo posto dei Nomadi è una cosa che merita grande risalto. Non perché io, come tutti gli altri fans di questo gruppo e i Nomadi stessi, diamo tantissima importanza alle vendite dei dischi o alle posizioni in classifica, ma semplicemente perché i Nomadi se lo sono meritato, strameritato, e soprattutto per fare, nel mio piccolo, qualche critica...
I Nomadi primi davanti a gente come Celine Dion, Shakira, Jovanotti, Tiziano Ferro... e allora? Avete mai visto il disco dei Nomadi pubblicizzato sulle reti nazionali? Avete mai visto passare i Nomadi ogni ora su MTV o RETEA ALL MUSIC? Quante volte avete visto i Nomadi in TV negli ultimi tempi? Mettiamoci pure che i Nomadi hanno "appena" 40 anni di carriera, che quando parlo ad alcune persone di "Una storia da raccontare" o di "Quando ci sarai" mi guardano come dire "...ma i Nomadi ancora fanno dischi...?" paragonandoli, poveri loro, a gruppi o artisti di qualche tempo fa (non faccio nomi) che oramai vivono di rendita, facendo qualche concerto ogni tanto o qualche apparizioni in TV ricordando i bei vecchi tempi andati, magari, perché no, cercando di sparare qualche cavolata del tipo "beh vedete... "Io vagabondo" è come se fosse mia, l'ho proposta io ai Nomadi, perché andava benissimo per loro...". Un consiglio da chi non è nessuno: ritirati definitivamente... 
Altra cosettina da dire... Sanremo? Eh sì dai...
Io sono stato sempre contrario all'ipotesi di una partecipazione dei Nomadi al festival delle canzonette italiane, e chi mi ha conosciuto per esempio in qualche Mailing List sul gruppo lo sa bene. Come nessuno potrà accusarmi, leggendo queste righe, di essere di parte, essendo io fan dei Nomadi. Chiedete sempre a chi mi ha conosciuto in Mailing List sui Nomadi: quando una cosa fatta da loro non mi piaceva, lo dicevo, perché non farlo? Siamo fans, mica fanatici? Dovremmo cercare di fare delle critiche costruttive, non di accettare tutto, quindi perché non si accetta se un fan dice "beh, in "Liberi di volare" Cico si sente poco, peccato...", ebbene, alcuni allora non accettavano critiche del genere, tanto che decisi di abbandonare ML e roba simile sul gruppo... questo per precisare che, oh voi cari amici non fans dei Nomadi, non sono per niente di parte.
Ma stavamo parlando di Sanremo...
Quanti dei partecipanti a Sanremo di quest'anno hanno raggiunto il primo posto nelle classifiche di vendita? Quante canzoni a Sanremo quest'anno erano tanto più belle di "Sangue al cuore", proposta dai Nomadi per poi venire bocciati dai "professori dell'accademia della musica di sanremo" o dal super presentatore della "competizione musicale" (il tutto volutamente scritto in lettere minuscole e ironicamente virgolettato)? È stato a dir poco uno scandalo... a chiunque abbia fatto ascoltare "Sangue al cuore", e per chiunque intendo persone non vicine ai Nomadi, la risposta è stata la stessa... "Beh, avrebbero vinto senz'altro...", e certo non ci voleva la conferma di nessuno. Eppure i Nomadi sono stati buttati fuori. Perché? Avevano paura che vincesse un gruppo che fa 150 concerti all'anno? Che ha altrettanti fans club sparsi per tutta l'Italia? Che arriva al primo posto nella classifica di vendite di dischi senza un minimo di pubblicità seria? Rimarrà un mistero cari amici fans... ma sapete che vi dico? Freghiamocene di gente tutto spettacolo e sorrisi vomitevolmente falsi, e godiamoci i nostri concerti, godiamoci il nostro primo posto in classifica, godiamoci l'esclusione dei Nomadi da una manifestazione non degna dei Nomadi, godiamoci le canzoni dell'ultimo album e tutte le altre, con la voce eterna di Augusto Daolio, con la stupenda attuale voce di Danilo Sacco e la voce piena di carica di Massimo Vecchi, insomma, godiamoci il nostro mondo nomade... sempre controcorrente, Sempre Nomadi...

Guido Pacitto