LUNGO LE VIE DEL VENTO (1995)
Titolo: Lungo le vie del vento
Anno: 1995
Casa discografica: CGD
Tipo: Inedito
Valutazione personale (da
1 a 5): 1/2
I Nomadi:
Beppe Carletti
- Tastiere
Cico Falzone - Chitarre
Daniele Campani - Batteria
Elisa Minari - Basso
Francesco Gualerzi - Voce e strumenti a fiato
Danilo Sacco - Voce e chitarra
Le canzoni:
-
Ricordarti
(Carletti - Veroli - Taurian)
-
Il vento del
Nord (Carletti - Veroli - Falzone -
Cerquetti)
-
Le strade (Carletti - Veroli -
Petrucci)
-
Va (la mia vita va)
(Carletti - Veroli - Taurian)
-
Il tavolino
(Carletti - Veroli - Rossi)
-
Là dove stanno gli dei
(Carletti - Veroli - Taurian)
-
Il saggio
(Carletti - Veroli - Cerquetti)
-
Il viaggiatore
(Carletti - Veroli - Falzone -
Cerquetti)
-
Tu puoi
(Carletti - Veroli - Ripari -
Cerquetti)
-
Lungo le vie del vento
(Carletti - Veroli - Taurian)
Recensione (in attesa della completa): Secondo disco dei Nomadi del post-Augusto. Lavoro molto buono, e di spessore superiore rispetto al precedente.
Il disco nasce dal viaggio dei Nomadi in India, e si sente chiaramente in canzoni come la splendida "Il vento del Nord" (bellissimo il riff di Cico), "Tu puoi" e "Là dove stanno gli Déi", canzoni tanto particolari nel testo e nella musica da non poter passare inosservate. Da segnalare anche "Ricordarti", dedicata al grande Ago.
Canzoni purtroppo molto al di sotto del livello dei Nomadi sono "Il tavolino" e "Il saggio", (in alcuni passaggi addirittura imbarazzanti) da puro riempimento (per arrivare a 10 canzoni)... e che vanno un pochino a "rovinare" la media (buona) del disco. Sarebbe stato meglio presentare un disco con otto canzoni buone, invece di dieci con due da riempimento.
Bella invece "Il viaggiatore", che, insieme a "Il vento del Nord", è firmata anche da Cico Falzone, per la prima volta nel song writing di un disco. E si sente... e molto bene.
Le canzoni rimanenti non sono niente male, e merita sicuramente qualche parola "Le strade", davvero un bellissimo pezzo, con la sola pecca di un riff di tastiera (molto bello) che si ripete fin troppo, e che verrà ottimamente corretto nella raccolta "Nomadi 40". La title-track del disco, che lo chiude, è quasi una canzone corale.
I Nomadi del nuovo ciclo cominciano a prendere una forma propria e uno stile che a breve li farà esplodere.
Vuoi dire la tua su questo album? Scrivimi
Tutti i commenti, anche brevi o recensione complete, verranno inseriti nell'apposita sezione RecensiNomadi