ALBUM CONCERTO (1979)
Titolo: Album concerto
Anno: 1979
Casa discografica: EMI
Tipo: Live
Valutazione personale (da
1 a 5): 1/2
I Nomadi:
Augusto Daolio
- Voce
Beppe Carletti - Tastiere
Umberto Maggi - Basso
Gian Paolo Lancellotti - Batteria
Christopher Patrick Dennis - Chitarre e violino
Le canzoni:
-
Canzone per un'amica
(Guccini - Pontiack)
-
Atomica (Verona -
Pontiack)
-
Noi non ci saremo
(Verona - Pontiack)
-
Per fare un uomo
(Guccini)
-
Primavera di Praga
(Guccini)
-
Dio č morto
(Guccini)
-
Canzone del bambino nel vento (Auschwitz)
(Lunero - Vandelli)
-
Noi
(Guccini - Pontiack)
-
Statale 17
(Verona - Pontiack)
Recensione (in attesa della completa): 1979, tempo di collaborazioni.
Ed
č infatti in questo anno che troviamo importanti collaborazioni come quelle di De Andrč con la PFM e Dalla con De Gregori, i quali continuarono
il loro sodalizio con delle intere tourneč, cosa che non accadde, purtroppo, tra i Nomadi e Guccini per volere (o non volere, come dir si voglia) di non si sa chi... ma questa č un'altra storia, una delle tante che affollano la storia dei Nomadi.
Solo due date, infatti, per i Nomadi e Guccini, che si ritrovarono dopo molti anni, una al "Kiwi" di Modena e l'altra al "Club 77" di Pavana (PT). E da queste due date nasce "Album concerto".
Premettiamo subito che in questo live si sente molto Guccini e poco Augusto.
Certo, le canzoni sono di Guccini, ma questa a mio parere č una grande pecca del disco. Immaginare il povero Augusto zitto e fermo sulle due canzoni interpretate solo da Guccini
(parlo di quelle riportate nel live),
cioč "Primavera di Praga" e
"Dio č morto" fa un certo
effetto. Si sa anche di
tensioni dietro le quinte, per il volere di "superiori" di sminuire il lavoro
del vocalist dei Nomadi.
Sulla scelta delle canzoni ci sarebbe qualcosa da ridire, ma comunque troviamo una bella versione di
"Atomica", cantata da Francesco e Augusto, e di
"Noi", sempre cantata in coppia, che fanno sě che qualcosa di buono ci sia in questo
mediocre live.
Degne di nota anche "Canzone per un'amica" e
"Noi non ci
saremo", mentre una
"Primavera di Praga" e una
"Dio č morto" con Augusto ammutolito mettono una certa tristezza... specialmente se ci ritorna alla mente quella versione di "Primavera di Praga" contenuta in
"Ma che film la vita"... che quasi ci fa
esclamare sotto voce "giustizia č fatta"...
In questo album troviamo anche
"Per fare un
uomo",
"Auschwitz" e
"Statale 17", una canzone non entusiasmante che va a chiudere un live
che fatica e arranca per raggiungere la sufficienza.
Segnalo infine che con questo album si conclude tristemente il rapporto tra la EMI e i Nomadi.
Vuoi dire la tua su questo album? Scrivimi
Tutti i commenti, anche brevi o recensione complete, verranno inseriti nell'apposita sezione RecensiNomadi