Molti sono gli scritti lasciati da Augusto Daolio, oltre ai vari testi delle canzoni del suo gruppo. Riportata in questa pagina la poesia "Principe Desiderio", dedicata all'amico Dante Pergreffi.

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PRINCIPE DESIDERIO
 (Augusto Daolio)

 

Mi è stato promesso in giorni di sole malato il sapore amaro della morte ma io non lo conosco ancora.
Conosco però l'impotente bestemmia rabbiosa, lacrimosa che sale da dentro per ognuno che parte così all'improvviso senza lasciare indirizzo. 

Dietro le spalle solo grandi stanze, vuote, lunghe, troppo alte, troppo buie. 

Io non lo conosco ancora questo viaggio che immagino faticoso e senza speranza.
E vedo ogni giorno che passa ogni ora, pieni di luce e colori.
Non può morire la luce e finché il sole si alza sul mondo fiorisce di bellissimi pensieri, che sono fiori. 

Tra le musiche della vita, la morte è la musica più straziante, più forte, prepotente, cattiva:
Brucia il foglio della partitura in grigia cenere e in fiamma tutto riduce,
muore chi ama, chi ha amato, chi canta, chi ha cantato, chi suona, chi ha suonato. Sapore amaro quello della morte.

Sparita è la luce appena venuta piccola giovane luce che piano piano cresceva, senza fretta, e illuminava noi e i nostri gesti. Non luce accecante che sfoca i contorni delle cose, ma buona dolce e semplice che le cose accarezza.
Sparita è la tua luce come passa via la nebbia dalle nostre parti
ognuno grida ma la foschia non si dirada. Muto grido di disperazione.
Sei arrivato al tuo porto, hai abbandonato il tuo remo.
Principe Desiderio ombra senza età.

Augusto Daolio

Ciao Dante...

 

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